Ciad: acqua per i bambini nomadiL'
UNICEF-ITALIA sostiene dal 2007 il progetto '
Acqua per i bambini nomadi'.
Il progetto è attivo in
Ciad, il
Paese con il più basso accesso all'acqua potabile al mondo.
Sai cosa significa non avere acqua potabile?
Malattie causate dalla mancanza di acqua pulita, bambine e donne costrette ad allontanarsi tantissimo dalle loro famiglie per andare alla ricerca di acqua non contaminata, esposte così ad ogni genere di rischio.
L'
UNICEF-ITALIA ha deciso di '
riscoprire' un antico modo di estrazione dell'acqua dal sottosuolo: la trivellazione manuale. Sai perché?
- Perché nel
Ciad mancano le strade per poter fare arrivare le trivelle modernissime che usiamo qui, nei paesi sviluppati;
- perché in un paese povero come il
Ciad è difficile trovare persone capaci di far funzionare macchinari ultramoderni;
- perché l'utilizzo di queste trivelle è alla portata di tutti e possono quindi essere gestite sotto la responsabilità di intere comunità;
- perché costa meno, così se ne possono costruire di più!
Ti starai certamente chiedendo perché proprio il
Ciad?
Perché in
Ciad, in particolare nella zona orientale, quella che confina con il
Darfur somalo e nel sud del
Paese si trovano le zone più dilaniate dalle guerre civili e quindi quelle con più campi profughi e di sfollati.
In
Ciad, inoltre, ci sono tanti nomadi e ciò rende necessario avere più punti di accesso all'acqua, disseminati in diverse zone.
Se vuoi saperne di più gli esperti dell'
UNICEF ti aspettano sull'Infobus dal
Martedì al
Giovedì dalle
15,00 alle
17,00.
Sali anche tu!
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