
Ciao Habbo!
Oggi parliamo del
Libano, un
Paese che un tempo era il più ricco dell’area medio-orientale, ma che oggi, a seguito di una lunga guerra civile, presenta enormi contraddizioni.
Fuori dalla capitale
Beirut, infatti, c'è tanta povertà che riguarda non solo i Libanesi ma anche i
profughi Palestinesi, arrivati in
Libano dopo il conflitto del 1967 e che adesso si ritrovano senza alcuna assistenza e documenti di identità.
La situazione per i profughi è difficilissima: vivono in abitazioni fatte di
lamiera, esposti al gelo invernale e a temperature torride in estate. Una precarietà che dura da decenni, e che non sembra destinata a migliorare a causa della continua tensione con il vicino Israele, che di tanto in tanto sfocia in conflitto aperto – l’ultima volta è stata nell’
Estate 2006, con oltre mille morti per lo più civili.
I più discriminati ed emarginati sono chiaramente i
bambini: le nuove generazioni, nate nei
campi profughi, stanno crescendo in un clima di totale miseria e disperazione.
Sempre più bambini sono costretti ad abbandonare gli studi, costretti dal bisogno economico e dalla carenza di edifici scolastici.
Se un bambino non va a scuola, è un bambino che non ha la possibilità di cambiare il proprio futuro. Ecco perché
UNICEF, con il suo progetto '
Adotta una scuola', contribuisce a pagare gli insegnanti del doposcuola, fornisce il materiale scolastico, non dimenticandosi di donare scivoli o altalene, perché si cresce anche attraverso il gioco.. E
UNICEF lo sa! ;)
Se vuoi saperne di più sali sull'Infobus,
Martedì 26 Ottobre dalle
15,00 alle
17,00.
Ti aspettiamo, non mancare!
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