Somalia: sofferenze di un popolo tra passato e presente
12/13 marzo 2008
'Sono appena andata a prendere Nuurto lì sotto la tenda della scuola.
E' quella che è più azzurra di tutte, così ogni mamma la riconosce subito!
Qui, come vedete, cerchiamo di arrangiarci per le nostre tende, qualche corda, un po’di stoffe colorate, teli impermeabili e per adesso andiamo avanti così…
Per fortuna la mia nipotina è femmina!
Prima di scappare da Mogadiscio ho visto su una camionetta insieme ai soldati anche un bambino…
Sua madre, Fadumo, è andata a fare la fila per l’acqua. Ci distribuiscono delle taniche di acqua potabile e dobbiamo farcela bastare. Certo, se avessimo un pozzo sarebbe meglio, ma dicono che non ci sono i soldi per poterli costruire.
Venite con noi per una lunga passeggiata?
Nuurto deve essere visitato. Qui prima era pieno di animali, c’erano i pascoli, ma non abbiamo visto una goccia di pioggia per mesi e mesi e poi la catastrofe. Ora gli uomini sono impegnati a combattere per poter ricominciare.
Non stiamo bene, sono preoccupata per Nuurto, ultimamente il suo peso non è migliorato molto; però per fortuna ci sono dei dottori che la curano e la pesano. Siamo riusciti anche a farla vaccinare, dopo che suo fratello più grande è morto per il morbillo.
Ho 65 anni. Vedo Fadumo correre di qua e di là per farci mangiare, come correva mia madre. Forse potevo essere più fortunata se venivo da voi in Italia o forse no… Allora mi era sembrato di no! Allora avevate… anzi avevamo… Mussolini. Io ero nata da un italiano.
Cosa ci venivo a fare in Italia se mio padre aveva già una moglie italiana e dei figli? Io sono nata da una donna della tribù di Bima e non potevo essere come loro. Non ho nemmeno il cognome come il vostro ma mio padre era per davvero italiano! Perché? Non lo immaginate?
Perché io sono nata dopo il 1936 e per la legge ero una vostra suddita.
Non ho molti ricordi di quando ero piccola.
Mi avevano messa in un collegio perché dovevo imparare a fare la cameriera per quando mi avrebbero portata in Italia e non mi permettevano di vedere mia madre. Allora non conoscevo bene la lingua di mia madre, capite? Nel collegio c’era l’italiano.
Ero una nera tra i bianchi, ma una bianca tra i neri…
Poi la guerra è andata male, e - per fortuna!- mia madre mi ha ritrovata.
Allora mi era sembrata una benedizione non venire in Italia... ma guardate questa terra adesso, è la terra di nessuno…'