Buoni propositi.
Uno dei termini più
ipocriti che il genere umano abbia mai inventato. Non sono altro che uno
specchietto perbenista, fragili
margherite che stentano a crescere in un mondo in cui o sei un
baobab o non vali assolutamente
nulla. La cosa veramente grave è che ci fissiamo sempre obbiettivi che non promettiamo mai. E
se riusciamo a prometterli è solo perché ne possiamo
trarre vantaggio.
Chiedete ad un
somalo, ad un ragazzo della
Sierra Leone, ad un
iracheno, che cosa sono i buoni propositi. Con un po' di sfortuna
vi sputeranno in faccia. In caso vi vada bene, invece, potreste vederli
in lacrime. Cosa se ne fa un
orfano, una
moglie molestata, un
profugo di guerra, dei buoni propositi di
noi che ce ne stiamo
in panciolle, al caldo?
Nessuno agisce. Ma promettiamo di litigare di meno con i nostri genitori, così magari ci comprano anche il cellulare nuovo, no?
Eppure essere altruisti fa bene. Il volontariato rende
migliori le persone, le rende
più forti, più
attive. Nero su bianco, è dimostrato da fior di università.
Non c'è niente da perdere, c'è solo da guadagnare.
Per questo
2011, il mio
buon proposito di riferimento è
impegnarmi: impegnarmi nel mio piccolo a
rendere il 2011 migliore anche
per chi non sa neanche quanti giorni sono che
non mangia, per chi vive nella
tristezza, per chi
non crede più a nulla. Per questo 2011, cari coetanei, amici, sconosciuti,
impariamo a donarci agli altri.
'
Imagine all the people living life in peace: you may say that I'm a dreamer but I'm not the only one'.
John LennonShadowrend