'Ho vent'anni. La mia vita era normale fino al momento in cui ho scoperto di essere sieropositivo. Ne ho parlato con la mia fidanzata e lei mi ha lasciato. Ero terribilmente depresso. I miei amici hanno scoperto la mia malattia e anche loro mi hanno lasciato. Sono stato lasciato solo, senza più una ragione per vivere...' (
Dima Borshch).
Dima è uno dei
quindici ragazzi sieropositivi ucraini che si sono riuniti per realizzare un
video che raccontasse l'
impatto dell'
HIV/AIDS nelle
loro vite. Non tutti i ragazzi del progetto sono sieropositivi, in alcuni casi lo era un genitore o un loro caro. Ma la malattia li ha toccati tutti da vicino.
I video sono stati presentati a
Vienna alla
XVIII Conferenza internazionale sull'HIV/AIDS nel 2010, ma nell'anno trascorso da allora non sono di certo guariti.
Perché dall'AIDS ancora
non si guarisce.
Ci si può solo
convivere. E loro ci convivono.
I
ragazzi sieropositivi dei paesi dell'Est Europa o dell'Asia centrale vivono spesso nell'
emarginazione causata soprattutto dalla
discriminazione sociale che circonda la malattia. Questo timore di essere isolati induce i ragazzi a nascondere il proprio stato, contribuendo a diffondere ancora di più la malattia.
Parleremo di questo argomento sull'
Infobus insieme agli
Esperti dell'
UNICEF Martedì 7 Maggio, dalle
ore 15,00.
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