
Nessuno al mondo ci crederebbe se sentisse che un gabbiano, proprio lui, ha risparmiato la vita di un pesce.
Eppure li hanno visti parlare su uno scoglio nel mare di Chittagong, una metropoli del Bangladesh.
- Cosa mi farai, signor gabbiano?
- Nulla! Secondo me sei velenoso!
Il pesce ci rimase male e voleva scoprire perché il gabbiano non lo voleva mangiare.
-Mangio solo riso, ci tengo alle mie piume! Ma tu perché non te scappi da qui? – gridò il gabbiano.
Il pesce pensava ad un tranello, però aveva notato che ultimamente i pescatori degli umani non si vedevano più; in realtà anche alcuni suoi amici erano emigrati.
Il gabbiano allora pieno di stupore esclamò:
- Ma non lo sai?!? Le vedi quelle navi laggiù tutte vecchie? Gli umani le smontano con le mani e buttano tutto sulle spiagge! Questo è un cimitero di navi!!
Sott’acqua le notizie arrivano tardi…
- Raccontami bene il fatto, tu che li ascolti - disse allarmato il pesce.
In questo posto tutti portano a demolire le proprie navi perché costa poco, ma nessuno pensa a come trattare i rifiuti tossici. Il gabbiano aveva sentito con le sue orecchie dire dagli umani che in queste vecchie navi c’è un materiale che uccide tutto. Pare si chiami “amianto”.
- Hai capito che permettono ai loro cuccioli di giocare a nascondino tra i rottami? - il gabbiano era proprio arrabbiato.
- Allora devo scappare! Addio! – fece il pesce. Tirò una grossa boccata d’aria e, con un guizzo, scomparve nell’acqua scura.