
In molti paesi alle bambine e ai bambini vengono regalati dei fucili o delle pistole e si chiede loro di combattere per il proprio paese come se fosse un gioco.
Questi bambini sono costretti a diventare dei soldati e ad imparare a sparare per sopravvivere. Ogni giorno rischiano la vita e non possono tornare a casa dalla loro famiglia.
Il Myanmar è il paese che da più tempo e su più ampia scala impiega bambini soldato nelle guerre.
Ma ci sono molti altri paesi in cui l'esercito o le formazioni ribelli trasformano i bambini in guerrieri: accade in Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sudan, Uganda e Yemen e altri ancora. Minori palestinesi sono stati usati dall'esercito di Israele come scudi umani, mentre a loro volta le formazioni paramilitari palestinesi sottopongono molti bambini e ragazzi di Gaza a un vero e proprio inquadramento militare.
Persino il Regno Unito ha impiegato ragazzi con meno di 18 anni nella guerra in Iraq.
Il 20 maggio la Coalizione Internazionale "Stop all'Uso dei Bambini Soldato!" ha lanciato in contemporanea in tutto il mondo il "Rapporto globale sui bambini soldato 2008", che fotografa il fenomeno in oltre 190 Stati, Italia inclusa.
Questo rapporto ci racconta i problemi dei bambini soldato, i progressi che sono stati fatti e quelli che sono ancora necessari affinché nessun bambino o bambina al mondo sia più costretto a impugnare un'arma invece di un libro di scuola.
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