Lotta alle mutilazioni genitali femminili: nella giornata internazionale l'UNICEF elogia i risultati del Sudan
Il governo del Sudan ha ricevuto gli elogi dell’UNICEF per l’impegno dimostrato contro le mutilazioni genitali femminili (MGF). Governo, capi religiosi, comunità locali stanno cercando di porre fine a questa pericolosa e inutile violazione dei diritti delle donne e delle bambine. L’obiettivo del Sudan è riuscire a eliminare, entro una generazione, le mutilazioni genitali femminili. Nello stato del Kordofan meridionale una nuova legge entrata in vigore nel 2008 ha messo la pratica fuorilegge.
Dati recenti rivelano che circa 70 milioni di bambine e donne in 27 paesi dell'Africa e del Medio Oriente sono sottoposte all'intervento per l'incisione o l’asportazione, in parte o in tutto, dei genitali femminili esterni.
Le MGF vengono praticate principalmente su bambine tra i 4 e i 14 anni di età e ad eseguirle sono essenzialmente donne: levatrici tradizionali o vere e proprie ostetriche.
Le MGF non sono solamente praticate nelle comunità dell'Africa e del Medio Oriente, ma anche nelle comunità di immigrati nei paesi di tutto il mondo.
L'UNICEF ribadisce, nella giornata internazionale della tolleranza zero alle mutilazioni genitali femminili, che si tratta di una palese violazione dei diritti della donna che bisogna fermare.
Della MGF e della lotta del Sudan a questa pratica parleremo mercoledì e giovedì sull’Infobus.
Vi aspettiamo!
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